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"Perché inventarsi qualcosa, quando possiamo raccontare la verità e mischiarla a un po' di fantasia?" Da questa domanda, fondamentale per un autore (e a porsela è infatti un giovane aspirante scrittore) è opportuno partire per individuare la questione di base del mystery La Leonessa di Guennol, un romanzo agile, scorrevole e intrigante. Sebastian, il narratore, che frequenta la scuola di scrittura del professor Marshall, deve incontrare il "suo" personaggio, un essere reale in carne e ossa; deve seguirlo e farsi raccontare, o "indovinare", la sua vita. Realtà e narrazione fantastica, verità storica e immaginazione, improbabili ipotesi e sconcertanti coincidenze, tutto si intreccia in una trama complessa ai limiti dell'assurdo che a un certo punto sembra prendere il sopravvento su colui che se ne crede l'autore. E che relazione ha col personaggio incontrato da Sebastian la misteriosa statuina della leonessa antropomorfa risalente alla remota età dell'Impero elamita, reperto archeologico sulla cui esistenza storica non sussistono dubbi ma sul cui potere magico ci si interroga vanamente da secoli? Sia nella cosiddetta realtà che nella sua ricreazione romanzesca non per tutte le domande esiste una risposta. Prefazione di Farhad Bitani. Postfazione di Fabio Sindici.